Gestione gatto emergenza coronavirus – AVEC

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Associazione Veterinari Esperti in Comportamento

LA GESTIONE DEI GATTI DURANTE L’EMERGENZA CORONAVIRUS

In questi giorni in cui, a causa della emergenza sanitaria da coronavirus, cambiano i ritmi di vita, le abitudini e le routine giornaliere, è importante capire quanto ciò possa influire sulla sfera emotiva e comportamentale degli animali domestici che convivono con le nostre famiglie.
Per i gatti, qualunque modificazione dell’ambiente e delle abitudini può essere fonte di stress. Di seguito forniamo alcuni consigli, distinguendo fra gatti con accesso a spazi esterni, giardino privato e/o altri spazi liberi (gatti indoor/outdoor) e gatti che non hanno accesso all’esterno (gatti indoor).

Gatto indoor

Un gatto abituato a stare 8 o più ore da solo può avere anche dei benefici dall’aumento del tempo delle interazioni sociali con il gruppo umano. A meno che questo non si trasformi, soprattutto nelle case con bambini, in una continua invasione dei suoi spazi e in una frequente manipolazione dell’animale: è possibile che i proprietari, avendo più tempo a disposizione, richiedano al gatto interazioni più frequenti e più intense prendendolo spesso in braccio, pettinandolo, tagliando le unghie e così via.

Per quanto gatti e proprietari amino passare del tempo insieme e sia possibile proporre al gatto tanti giochi interattivi e divertenti, bisogna rispettare il desiderio del gatto di stare anche un po’ per conto proprio.

E’ consigliabile:
– Inserire nuove cucce in casa (anche semplici scatoloni) predisponendole possibilmente in

alto o in zone della casa più riservate
– Fornire nascondigli o aree di isolamento, in un armadio, dietro un mobile, sotto il letto o il

divano
– Non disturbare il gatto quando si trova all’interno di un nascondiglio.

Inoltre in questo periodo di “pulizie extra”, bisogna ricordare che aspirapolvere, spostamento di mobili, odori di disinfettanti e cose simili sono in genere poco piacevoli per il gatto: dobbiamo quindi permettergli di trovare un posto dove rifugiarsi per stare tranquillo mentre ci si dedica a queste attività.

Una eccessiva stimolazione, l’ambiente improvvisamente più caotico e rumoroso, l’assenza di momenti di solitudine potrebbero stressare il gatto e determinare la comparsa di comportamenti anomali.
Per fare degli esempi: un gatto solitamente tranquillo che inizia ad allontanarsi quando viene avvicinato, aggressività quando viene accarezzato, tendenza a nascondersi ecc. sono indizi che lo stato emotivo del micio non è più stabile, che i cambiamenti nelle routine e abitudini, consolidate magari da anni, lo stanno mettendo in difficoltà. In questo caso farsi aiutare da un veterinario esperto in comportamento faciliterà la gestione dei cambiamenti.

Altro aspetto da considerare è che, quando questa emergenza finirà e si tornerà alle vecchie abitudini e routine, per i gatti ci sarà un nuovo cambiamento da affrontare. Fra i problemi che potrebbero insorgere, ci sono anche quelli da separazione, dovuti al fatto che, dopo settimane passate continuamente a stretto contatto con i proprietari, improvvisamente torneranno a rimanere soli 8 o più ore tutti i giorni.

Per evitare la comparsa di problemi comportamentali legati al “ritorno alla normalità”, è necessario:

– Mantenere le routine del gatto, ad esempio orari dei pasti, tipo di alimentazione, luoghi dove dormire…

-Non stare continuamente insieme al gatto: pur rimanendo in casa, creare quotidianamente delle separazioni dal gatto, ad esempio stando in stanze diverse per qualche tempo, in modo da simulare le normali uscite;

  • Tentare di tornare alla normalità in modo graduale;

  • Monitorare il comportamento del gatto in modo da potersi rivolgere tempestivamente

    ad un esperto in caso di necessità

    Gatti indoor/outdoor

    Anche i gatti che hanno eccesso all’esterno potrebbero risentire dei cambiamenti legati a questo periodo, ad esempio all’aumento del tempo di convivenza con la famiglia. Per questi gatti inoltre potranno verificarsi delle modificazioni dell’ambiente esterno, con minore passaggio di autoveicoli e persone, meno rumori, e potenziale potenzialmente un maggior numero di animali selvatici, sia come prede sia come predatori.

    Consigliamo di controllare durante la giornata le attività del micio, richiamandolo spesso in casa per essere sicuri che non si allontani più del solito. E passare un po’ più di tempo insieme a lui, sia per mantenere un buon rapporto affettivo sia per evitare che passi troppo tempo fuori.

    Il ritorno alla normalità dovrà essere monitorato e graduale, soprattutto in virtù del fatto che l’ambiente esterno tornerà a essere quello di prima, quindi con maggior traffico e maggior numero di persone, ed il gatto dovrà imparare il nuovo ad evitare quei pericoli che per molto tempo non si sono presentati.

    Per ulteriori informazioni:

    [email protected]
    www.avec-italia.it https://www.facebook.com/AVEC-associazione-veterinari-esperti-in-comportamento- 133986640010184/?eid=ARB– WxDQoXGaXK6Lu_xDlb8QH1dJqk5skSB2gy0Sng04abiNOW3Jx1R9H1-fLndoq5WcvN_P2difG70

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